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Città
Bonifacio, è sullo stretto delle Bocche di Bonifacio che la separa dalla Sardegna. Appartiene al dipartimento della Corsica del Sud ed è il comune più meridionale della Francia metropolitana, esclusi quindi i dipartimenti d’oltremare. Il paese è costruito attorno ad una profonda insenatura simile ad un piccolo fiordo circondato da pareti in calcare bianco, all’interno delle quali sono anche state scavate nel tempo vani di vecchie case e magazzini. All’interno del fiordo si trova il porto, principalmente turistico, dal quale salpano anche i traghetti che collegano regolarmente la città alla vicina Sardegna con Santa Teresa di Gallura (SS) da cui dista 12 km che vengono percorsi in un’ora di traghetto.
Regione: Corsica
Paese: Francia
Superficie: 141,21 km²
Fusorario: UTC+1
Lingua: Francese
Moneta: Euro
Come arrivare
L’Aeroporto di Figari-Sud Corse, uno dei quattro presenti in Corsica, è situato a Sud dell’isola, a circa 25 chilometri dalla città e 20 da Porto Vecchio. Nonostante la presenza della pista più lunga dell’isola, per traffico passeggeri, è il terzo della Corsica. Sono garantiti, tutto l’anno, voli per le principali città francesi. Il traffico aereo, ovviamente, aumenta in concomitanza dell’arrrivo dell’estate. Il Porto della città è situato all’interno del fiordo ed è principalmente turistico, tuttavia, qui, arrivano giornalmente le navi provenienti da Santa Teresa di Gallura, in Corsica. Porto Vecchio, è la città più vicina, e dispone di un porto in cui attraccano le navi provenienti da Marsiglia e Tolone.
Cultura
Il luogo dove ora sorge la città di Bonifacio era già abitato all’incirca 6.500 anni fa, data suggerita dal ritrovamento di reperti in una grotta lungo le sue alte scogliere. In seguito all’interno della baia, l’insediamento fu occupato da mercanti greci e militari romani; dopo di loro la città fu a lungo in mano ai pirati del Mar Mediterraneo. La tradizione afferma che il nome le venne attribuito solamente in seguito, grazie a Bonifacio II di Toscana che nell’833 rifondò qui un villaggio a difesa dalle incursioni dei Saraceni. Abitata da coloni toscani, per due secoli rimase sotto il controllo della Repubblica marinara di Pisa fino a quando, alla fine del XII secolo, passò sotto il controllo della Repubblica di Genova, che nel 1490 espulse tutti i coloni di origine toscana. Una leggenda narra che i genovesi entrarono in città nel 1195 approfittando di un matrimonio e dello stato di ebbrezza della popolazione. Grazie alla sua posizione strategica sia dal punto di vista geografico (possibilità di controllo sulle bocche di Bonifacio), sia da quello topografico (la città vecchia è edificata su delle alte scogliere a picco sul mare ed è accessibile solo dall’interno del fiordo), i Genovesi la fecero divenire una fortezza inespugnabile.
Tra gli assalti maggiori si può ricordare quello portato dal re d’Aragona nel 1420, durato cinque mesi, durante il quale venne costruita una scala lungo la parete della scogliera per consentire l’approvvigionamento dell’acqua, chiamata scalinata del re d’Aragona. La città fu conquistata grazie all’inganno di un emissario genovese il quale permise che la guarnigione ritornasse sotto il dominio di Genova. Genova però la cedette alla Francia con il trattato di Versailles del 1768. Nel 1793 Napoleone quando era ancora un giovane ufficiale, comandò per alcuni mesi la guarnigione del forte. Giungendo ai giorni nostri, Bonifacio divenne luogo di rifugio di ricercati in fuga dalle coste sarde; oggi è invece una vivace cittadina turistica ricca di storia e dall’invidiabile collocazione geografica.
Gastronomia
Le specialità locali di Bonifacio da gustare sono le Aubergines à la Bonifacienne. Ovvero, melanzane alla “Bonifacio”. Si tratta di melanzane farcite con formaggio e accompagnate da insalata. In Corsica la freschezza e la semplicità sono considerate l’essenza della buona cucina e qualità e genuinità di cibi e bevande, La carne la fa da padrona nella cucina isolana, a partire dalla famosa salumeria corsa, una delle più rinomate nel mondo per l’alta qualità delle carni lavorate, visto che provengono da una razza locale di maialetti selvatici. Sulla costa si potranno gustare ottimi pesci e frutti di mare, dai ricci alla murena grigliata, alle sarde farcite al brocciu, oltre a triglie, spigole, orate e cernie, per non parlare delle aragoste del golfo di Saint-Florent o delle ostriche che si possono trovare nella costa orientale.
Sport e Natura
La Scalinata del Re è il percorso da non perdere durante un soggiorno a Bonifacio, in quanto rappresenta uno dei punti più belli della cittadina corsa. Composta da quasi 190 scalini, se percorsa tutta conduce direttamente a picco sulle acque del Mar Mediterraneo, regalando immagini davvero incredibili. Dedicata al Re d’Aragona, si presenta come una scalinata interamente realizzata, suggestivamente scavata nella parete di roccia. Oltre ad essere un’attrazione imperdibile per tutti gli amanti della natura, la scalinata è un monumento a tutti gli effetti, in quanto venne costruita dalle truppe del re di Aragona Alfonso V durante l’assedio di Bonifacio, avvenuto nel Quattrocento, con lo scopo di garantire loro l’approvvigionamento d’acqua. La scalinata, infatti, conduceva ad una sorgente naturale e permetteva ai soldati di dissetarsi e, al tempo stesso, di rimanere nascosti e protetti. La storia che è alle spalle della scalinata è molto interessante, poiché si racconta che i lavori di costruzione durarono una sola notte.